
Se ami usare il tuo olfatto, gli oli essenziali e pratichi l’aromaterapia, ti sicuro ti sarà sorta la domanda: come si fa a fare profumi naturali usando solo oli essenziali ed essenze naturali? Ecco alcuni concetti e consigli che ti possono indirizzare verso la realizzazione dei tuoi profumo naturali personalizzati.
Avere un obiettivo chiaro
O perlomeno un’idea generale di quello che desideri ottenere. Preferisci una fragranza ambrata orientale? oppure qualcosa di fiorito fresco? Sei sportiva e indossi solo profumi agrumati e verdi? Avere chiara la famiglia olfattiva verso cui ti vuoi indirizzare è molto utile perchè ti permette di scegliere una palette di oli essenziali per creare la forma del tuo futuro profumo.
Conosci le tue essenze
E conosci te stesso. Nell’alchimia dei profumi queste due realtà vanno di pari passo. più conosci le tue essenze, più conosci te stesso e viceversa. Ma cosa significa conoscere le essenze che usiamo? Significa conoscerne ogni sfumatura olfattiva, ogni peculiarità, la sua energia emotiva, come si comporta in una miscela. Lo studio di ogni singolo olio essenziale va percorso con cura, nel tempo, nella comparazione con altre essenze della stessa famiglia di piante.
Capire il metodo degli accordi
Gli accordi, così come in musica sono due o più note armoniche suonate simultaneamente, così anche in profumeria un accordo è l’insieme armonico di due o più note o essenze che creano una fragranza più intensa, completa, amplificata rispetto alle note di partenza. così come le singole essenze sono i mattoncini degli accordi, così anche gli accordi sono i mattoni per la composizione di profumi. Quindi prima di creare una idea di profumo complesso è buona regola creare prima gli accordi. Questo metodo ci permette di procedere con criterio anche per quello che riguarda la volatilità: avrai sentito parlare di accordi di testa di cuore e di base, ovvero i primi sono quelli composti dalle note più volatili che durano pochi minuti, i secondi da quelle che durano alcune ore, gli ultimi da quelle che hanno una persistenza persino di giorni.
Comprendere le armonie e le dissonanze tra essenze
Il primo passo verso la creazione di accordi è quello di iniziare a familiarizzare con il concetto di armonia, ovvero unire essenze che facilmente stanno bene insieme; per esempio benzoino con vaniglia (armonia dolce gourmand), limone con bergamotto e arancio amaro (armonia esperidata-dolce), ancora legno di cedro con muschio di quercia e patchouli (armonia legnosa-secca); il secondo passo, quando abbiamo più familiarità con una palette di essenze abbastanza consistente, è quello di comporre un accordo con note di contrasto che creano effetti imprevisti ma piacevoli e mai noiosi; per esempio patchouli con limone (il limone fresco e deciso solleva le note dense e pesanti del patchouli) muschio di quercia con bergamotto (la base del fougere in cui note legnose-boschive del muschio di quercia si completano con quelle fruttate fiorite del bergamotto).
Pensare ad ogni essenza già come ad un profumo vero e proprio
Questo concetto è molto importante per ogni nuova essenza che studiamo. Ogni profumo abbiamo detto essere un insieme di essenze di base, di cuore e di testa, ma allo stesso tempo, come se aprissimo una matrioska, anche ogni olio essenziale si evolve nello stesso modo con le sue note di base, di cuore e di testa. Queste peculiarità vanno comprese e interiorizzate perchè serviranno nella fase di ideazione e di ispirazione di un’idea di fragranza.
Less is more
Meno è meglio. Vale per tutto: in cucina, nell’abbigliamento, nel parlare, nell’arredamento e vale anche nella composizione di profumi. E’ estremamente facile mettere troppe essenze diverse in una fragranza creando un caos da cui è difficile tornare indietro. Meglio iniziare con poco, e attenersi all’idea originaria che si aveva in mente.
Scegliere la forma del tuo profumo
Se il nostro profumo sarà su base alcolica, oleosa o solida incide molto sul risultato finale in termini di sviluppo olfattivo sulla pelle e di persistenza. L’alcool infatti aumenta la velocità di volatilizzazione delle essenze, mentre oli e burri la rallentano e hanno per così dire la funzione di fissatori del profumo.
Goditi il viaggio della creazione
Può risultare un po’ banale come consiglio, ma in un’ottica di olfatto terapia focalizzarsi su ogni nota che esce dalle nostre strisce di carta imbevute di preziosi oli essenziali, imparando a perdersi in questi flussi di odore è il modo migliore per coglierne i benefici emotivi, aprirsi a intuizioni, a magia e mondi nuovi.
Conoscere i materiali
La strumentazione per la pratica con i profumi è importantissima. Flaconi, becker, bilancia elettronica, pipette graduate, filtri sono alcuni degli strumenti necessari all’arte profumiera. Mi sento di dire che dal 2008, quando iniziai io a studiare gli oli essenziali in chiave “artistica” non era facile trovare quello che serviva, ma oggi con internet si può reperire ogni cosa a prezzi anche regionevoli.
Ormai non hai più scuse per rimandare, la pratica olfattiva ti sta aspettando!
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